giovedì 3 febbraio 2011

Si chiamava Tarzan

Grazie al lavoro di alcuni volontari siamo venuti a conoscenza di questa storia che apre uno squarcio sul velo dell' indifferenza portando alla luce una terribile e sconvolgente realtà.

In un paese ritenuto per molti aspetti uno dei più evoluti d'Europa è in vigore una delle pratiche più arretrate e abominevoli che esistano.
Appoggiamo completamente l'iniziativa di questi volontari di far venire a galla tutto lo sporco che molti cercano di nascondere e speriamo che chiunque legga questo blog faccia lo stesso:

Tarzan aveva solo 6 mesi, li aveva fino al 29 gennaio 2011. Tarzan giocava con tutti quelli che entravano a portare un po’ di luce nell’inferno dove viveva.
Tarzan aveva una casa e una famiglia che lo aspettavano, una mamma e un papà italiani che ora piangono la sua assenza.
Tarzan non sapeva niente del mondo orrendo degli esseri umani, delle infamie che si commettono ogni giorno in nome del profitto, del dio denaro, dell’odio e della crudeltà.
Tarzan era un piccolo essere innocente,indifeso e giocherellone, allegro e fiducioso, pieno di amore e di speranza per il futuro, e amava tutti dal profondo del suo piccolo cuore canino.

Tarzan era un cucciolo di american staffordshire perfetto, bello e sano. Ora è un cadavere bruciato nel crematorio andaluso. Con lui, cumuli e cumuli di altri corpicini.

TARZAN E’ STATO GIUSTIZIATO IL 29 GENNAIO 2011 SENZA PIETA’ NELL’INFERNO DELLA PERRERA NEL PROFONDO SUD DELLA SPAGNA, DOVE NON C’E’ PIETA’ O SPERANZA PER NESSUNO.

Cosa ha provato Tarzan nel vedersi portare via, strappato al suo futuro luminoso, verso il buio della morte? Cosa ha pensato Tarzan, nella sua testolina di bimbo fiducioso e allegro,nel vedersi inchiodare al tavolo d’acciaio? Come è morto Tarzan? E’ morto in modo pietoso, dolce, si è addormentato? Noi ce lo chiediamo. Perché Tarzan è morto urlando e piangendo, soffocando nel proprio vomito, è morto con i muscoli paralizzati mentre cercava disperatamente ossigeno, mentre i suoi piccoli polmoni esplodevano per potersi dilatare , cercando respiro,sollievo, aria che non sarebbe arrivata mai più. Tarzan è morto senza poter capire, senza poter chiedere, senza trovare un ultimo sguardo di pietà, una mano amica ; è morto come nessuno si augura di morire né di veder morire.

Tarzan non è che uno di mille senza nome, senza voce.
Tarzan e gli altri come lui non valgono niente per nessuno.
Eppure io dico che a volte una perfetta fabbrica della morte, una macchina da guerra sperimentata e completa in ogni parte, un’organizzazione dedita allo sterminio e specializzata nella strage di innocenti, cade proprio su un piccolo trascurabile dettaglio.

QUESTO DETTAGLIO SI CHIAMERA’ TARZAN E SARA’ LA MEMORIA DI TARZAN CHE PORTERA’ LA CONSAPEVOLEZZA NELL’EUROPA COSIDDETTA CIVILE ;

Noi saremo la voce di mille, centomila Tarzan ; noi saremo IL DETTAGLIO CHE FA LA DIFFERENZA.

Noi lavoriamo perché infamie come questa NON POSSANO PIU’ ACCADERE.

Noi lavoriamo perché i governi dei paesi e delle nazioni cosiddette civili che compongono l’Unione Europea o chiedono di entrarvi SAPPIANO CHE DEVONO OSSERVARE LE STESSE LEGGI E LO STESSO RISPETTO per le sofferenze degli animali domestici, d’affezione, da compagnia, da cortile, da fattoria o selvatici che siano.

Noi lavoriamo affinchè UCCIDERE cani,gatti,cucciolate interi di animali indifesi sia considerato inconcepibile, e ancora più se lo sterminio è un LAVORO, regolarmente e cospicuamente retribuito da uno Stato o da Regioni che non hanno fondi per i 4 milioni di disoccupati spagnoli, ma li hanno per PAGARE LE PERRERAS PER OGNI CANE O GATTO UCCISO,senza nemmeno controllare che la morte sia rapida, dolce, inconsapevole. Uno sporco affare, senza pietà, senza misericordia.

Noi lavoriamo perché anche i cittadini spagnoli aprano gli occhi e vedano che uno Stato che non dà posti di lavoro mantiene ai loro posti i boia e gli assassini di stato, i macellai che uccidono per denaro, per piacere, per sadismo, e perché le assurde e infami stragi di innocenti ABBIANO FINE.

Noi lavoriamo perché si smetta di GIUSTIZIARE chi NON HA VOCE NE’ LA POSSIBILITA’ DI PARLARE IN PROPRIA DIFESA e perché le migliaia di volontari spagnoli possano ricevere aiuti e non insulti per il loro lavoro incessante.

SONO SOLO CANI E GATTI. SONO ESSERI INDIFESI E FIDUCIOSI, DOMESTICI PERCHE’ L’UOMO LI HA VOLUTI COSI’, FEDELI E SINCERI NEL LORO AFFETTO IMMUTATO E IMMUTABILE, E NON CONTENTO DI QUESTO PER SECOLI SI E’ DIVERTITO A TORTURARLI, UCCIDERLI, MUTILARLI, AFFAMARLI.
CHI PARLERA’ PER LORO?
NOI.

NOI PARLEREMO PER TUTTI LORO.

PER TARZAN, PER I MILIONI COME LUI CHE PER TROPPO TEMPO HANNO PERSO LA VITA E LA DIGNITA’ IN QUESTO COMMERCIO SANGUINOSO, IN QUESTO ORRORE SENZA FINE, IN QUESTA SVENDITA DELL’AMORE, DELL’AFFETTO E DELLA FEDELTA’ DEI LORO PICCOLI CUORI INNAMORATI DELL’UOMO, un essere indegno di ogni sentimento, di ogni anelito di amore e fedeltà.

Assassini, ci sarà chi vi chiederà conto delle vostre efferatezze nell’altro mondo. Ma noi, NOI VI CHIEDIAMO CONTO ORA.

Quanto costa alla Spagna della crisi e della recessione economica la mattanza delle perreras? Quanto costerà alla Spagna in termini di perdita di credibilità, questo membro dell’Unione Europea, questo moderno paese del miracolo economico post-Franco, quando noi chiederemo il conto davanti al Parlamento Europeo? E quando i turisti cesseranno di visitare questo luogo finora definito un paradiso, dove non ci sono cani randagi per le strade, perché sono tutti rinchiusi nel lager in attesa della morte impietosa e lenta che arriverà?

QUANTO TI COSTERA’, SPAGNA? Comincia a contare perché noi chiederemo risposta, noi conteremo i tuoi cadaveri, e nessuno resterà innominato davanti Dio, nessuno resterà ignoto ai nostri occhi.
NOI LAVORIAMO AFFINCHE’ TUTTI SIANO A CONOSCENZA, E NESSUNO POSSA PIU’ DIRE: IO NON SAPEVO.

NON NON SAREMO PIU’ PONZIO PILATO.

Roberta Montagna Pelliciari
Con il comitato organizzativo di Animal Emergency Europe Group
Cinthia Rossi Mancini
Emanuela “Poe” Brancati
Agnese “Lupetta” Bonacoscia
Monica Di Marzio
Paolina Jones Sarti
Gabriella Zurli
Manuela Mescalchin
Arianna Cannariato
Debora Di Landro
Katia Galliolo
Luisiana Ammendola
Ombretta Snupa Veg
Ilaria Giusini  
Associazione Alex

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