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2004: i cosmetici finiti testati su animali non possono più essere venduti in Europa.
2009: è proibito sperimentare su animali anche gli ingredienti dei cosmetici ad eccezione di 5 test. Ma la data di questo bando rischia di slittare.Chiedi alle Istituzioni di rispettare gli impegni presi. firma la petizione e sostienici portando a casa l’uovo di cioccolata equo e solidale. Puoi ritirare la copia gratuita della nuova Guida LAV ai cosmetici non testati.
Oggi infatti è ancora possibile effettuare esperimenti particolarmente lunghi e invasivi, nonostante negli ultimi 10 anni milioni di cittadini si siano mobilitati per dire NO a questa violenza.
L’Europa ha stabilito che nel 2013 anche questi ultimi test saranno vietati.
Il 2, 3, 9 e 10 aprile vieni ai tavoli LAV
Puoi partecipare al concorso "Amali anche quando ti ami". Clicca qui per saperne di più.Vogliamo solo belle sorprese per il futuro.
Anche i topi si fanno “belli” con le iniezioni di botulino.
Può sembrare surreale e invece accade davvero: la tossina botulinica, la proteina più tossica finora conosciuta, utilizzata come preparazione farmacologica e in medicina estetica, è testata su centinaia di migliaia di topi vivi.
Questi animali soffrono e muoiono nei laboratori italiani ed europei per sperimentare la proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum, in diverse tipologie per differenti usi: in Italia nel 2004 è stata approvata come farmaco per uso estetico, è approvata in più di 80 paesi, con diverse indicazioni terapeutiche.
Per i topi non c’è scampo: muoiono dopo lente agonie e spasmodiche convulsioni in seguito all’iniezione di alti dosaggi del principio cosmetico che paralizza lentamente il sistema respiratorio e porta a morte dopo ore di progressivo soffocamento; se sopravvive all’esperimento, al termine della procedura viene comunque ucciso.
Studi condotti su animali per applicazioni terapeutiche sostenevano che la tossina botulinica potesse raggiungere il midollo spinale ed esercitare effetti sul suo funzionamento, ma investigazioni sull’uomo (pubblicate su Neurology) hanno confermato l’inattendibilità dei risultati dei test condotti su animali.
Il problema riguarda non solo il botox, ma tanti altri prodotti: da decenni una parte crescente del mondo scientifico lamenta l’inattendibilità del modello animale a fini sperimentali a causa dell’estrema variabilità dei risultati da specie a specie, molte ricerche lo confermano e hanno portato all’indispensabile sviluppo di test alternativi: eppure ancora oggi migliaia di animali (topi, cavie, conigli) sono sottoposti a test cosmetici che non solo infliggono loro sofferenze e morte, ma non offrono garanzie di sicurezza ai consumatori.
2013: scadenza da rispettareIl 2013 è l’anno decisivo: dopo un iter travagliato, la Direttiva UE sui cosmetici prevede, dopo l’11 marzo 2013, il divieto totale dei test cosmetici su animali, ma con una possibilità di slittamento di altri 10 anni se non saranno stati sviluppati test alternativi adeguati. Parlamento e Commissione UE potrebbero seguire il discutibile parere di esperti che sembrano favorevoli a un ulteriore slittamento del divieto.
La LAV (ww.lav.it) vuole scongiurare questo rischio, che comporterebbe un ritardo nel progresso della ricerca e in termini di sicurezza, e per migliaia di animali ancora sofferenze e morte:
il 2-3 e 9-10 aprile sarà in tante piazze d’Italia con una petizione rivolta alle istituzioni UE e nazionali affinché il divieto totale dei test cosmetici sia rispettato. Per tutti sarà disponibile la nuova “Guida pratica ai cosmetici non testati su animali”.Test invasiviAttualmente e almeno fino al marzo 2013 rimangono praticabili 5 test fortemente invasivi:
• tossicità per uso ripetuto: conigli e ratti sono costretti a mangiare o inalare ingredienti cosmetici, oppure la sostanza gli viene spalmata sulla pelle rasata per un periodo che può arrivare fino a 90 giorni. A fine esperimento l’animale viene soppresso.
• Tossicità riproduttiva: femmine gravide di coniglio o ratto sono alimentate forzatamente con la sostanza da testare e uccise per studiarne il feto.
• Tossico cinetica: conigli e ratti sono costretti ad ingerire la materia prima, vengono poi soppressi per esaminare la distribuzione e l’accumulo della sostanza negli organi (assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione della sostanza in esame).
Nonostante le obiezioni avanzate dalle associazioni animaliste e da una parte della ricerca scientifica, la Commissione UE ha ritenuto che sotto la dicitura “tossicità ripetuta” venissero inclusi anche due ulteriori test:
• sensibilizzazione cutanea: cavie e topi ai quali è stato rasato il pelo, vengono messi a contatto con la sostanza per determinare eventuali relazioni allergiche. A fine esperimento gli animali vengono soppressi.
• Cancerogenicità: i ratti sono alimentati forzatamente con la sostanza da testare per almeno 2 anni, quindi vengono uccisi ed esaminati per verificare l’eventuale insorgenza del cancro.
Cosmetici non testati su animali
Alcune aziende hanno scelto di garantire un impegno etico e di qualità verso i consumatori aderendo allo Standard Internazionale “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV” (ICEA=Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale): oltre a questa scritta possono riportare anche il logo del coniglietto, simbolo dello Standard internazionale. Clicca QUI per conoscere le aziende (italiane ed estere) che producono cosmetici Non Testati su animali.
• Firma la petizione LAV per il bando totale dei test cosmetici: il 2-3 e 9-10 aprile in centinaia di piazze italiane oppure su questo sito (clicca qui).• Dai la preferenza ai cosmetici aderenti allo Standard “Stop ai test su animali” e richiedi alla LAV la “Guida pratica” da portare sempre con te.
• Partecipa al concorso “Amali anche quando ti ami” (L'Erbolario-LAV): firmando la petizione ai tavoli LAV o presso i rivenditori L’Erbolario (28 marzo-30 aprile 2011) si partecipa all’estrazione di 100 confezioni di prodotti L’Erbolario. L’estrazione avverrà a Roma il 19/07/2011 (ore 12) presso la Sede LAV (V. Regina Margherita 177) in un evento aperto al pubblico. Regolamento del concorso disponibile presso i rivenditori L’Erbolario aderenti all’iniziativa e su http://www.lav.it/: qui sarà pubblicato l’elenco dei vincitori.
• Sostieni questa campagna con una piccola donazione: per te il tradizionale uovo di Pasqua della LAV (cioccolato fondente, commercio equo e solidale).
*biologa, Ph.D. e resp. LAV vivisezione - pubblicato sul settimanale Il Salvagente in edicola questa settimana.
Anche i topi si fanno “belli” con le iniezioni di botulino.
Può sembrare surreale e invece accade davvero: la tossina botulinica, la proteina più tossica finora conosciuta, utilizzata come preparazione farmacologica e in medicina estetica, è testata su centinaia di migliaia di topi vivi.
Questi animali soffrono e muoiono nei laboratori italiani ed europei per sperimentare la proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum, in diverse tipologie per differenti usi: in Italia nel 2004 è stata approvata come farmaco per uso estetico, è approvata in più di 80 paesi, con diverse indicazioni terapeutiche.
Per i topi non c’è scampo: muoiono dopo lente agonie e spasmodiche convulsioni in seguito all’iniezione di alti dosaggi del principio cosmetico che paralizza lentamente il sistema respiratorio e porta a morte dopo ore di progressivo soffocamento; se sopravvive all’esperimento, al termine della procedura viene comunque ucciso.
Studi condotti su animali per applicazioni terapeutiche sostenevano che la tossina botulinica potesse raggiungere il midollo spinale ed esercitare effetti sul suo funzionamento, ma investigazioni sull’uomo (pubblicate su Neurology) hanno confermato l’inattendibilità dei risultati dei test condotti su animali.
Il problema riguarda non solo il botox, ma tanti altri prodotti: da decenni una parte crescente del mondo scientifico lamenta l’inattendibilità del modello animale a fini sperimentali a causa dell’estrema variabilità dei risultati da specie a specie, molte ricerche lo confermano e hanno portato all’indispensabile sviluppo di test alternativi: eppure ancora oggi migliaia di animali (topi, cavie, conigli) sono sottoposti a test cosmetici che non solo infliggono loro sofferenze e morte, ma non offrono garanzie di sicurezza ai consumatori.
2013: scadenza da rispettareIl 2013 è l’anno decisivo: dopo un iter travagliato, la Direttiva UE sui cosmetici prevede, dopo l’11 marzo 2013, il divieto totale dei test cosmetici su animali, ma con una possibilità di slittamento di altri 10 anni se non saranno stati sviluppati test alternativi adeguati. Parlamento e Commissione UE potrebbero seguire il discutibile parere di esperti che sembrano favorevoli a un ulteriore slittamento del divieto.
La LAV (ww.lav.it) vuole scongiurare questo rischio, che comporterebbe un ritardo nel progresso della ricerca e in termini di sicurezza, e per migliaia di animali ancora sofferenze e morte:
il 2-3 e 9-10 aprile sarà in tante piazze d’Italia con una petizione rivolta alle istituzioni UE e nazionali affinché il divieto totale dei test cosmetici sia rispettato. Per tutti sarà disponibile la nuova “Guida pratica ai cosmetici non testati su animali”.Test invasiviAttualmente e almeno fino al marzo 2013 rimangono praticabili 5 test fortemente invasivi:
• tossicità per uso ripetuto: conigli e ratti sono costretti a mangiare o inalare ingredienti cosmetici, oppure la sostanza gli viene spalmata sulla pelle rasata per un periodo che può arrivare fino a 90 giorni. A fine esperimento l’animale viene soppresso.
• Tossicità riproduttiva: femmine gravide di coniglio o ratto sono alimentate forzatamente con la sostanza da testare e uccise per studiarne il feto.
• Tossico cinetica: conigli e ratti sono costretti ad ingerire la materia prima, vengono poi soppressi per esaminare la distribuzione e l’accumulo della sostanza negli organi (assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione della sostanza in esame).
Nonostante le obiezioni avanzate dalle associazioni animaliste e da una parte della ricerca scientifica, la Commissione UE ha ritenuto che sotto la dicitura “tossicità ripetuta” venissero inclusi anche due ulteriori test:
• sensibilizzazione cutanea: cavie e topi ai quali è stato rasato il pelo, vengono messi a contatto con la sostanza per determinare eventuali relazioni allergiche. A fine esperimento gli animali vengono soppressi.
• Cancerogenicità: i ratti sono alimentati forzatamente con la sostanza da testare per almeno 2 anni, quindi vengono uccisi ed esaminati per verificare l’eventuale insorgenza del cancro.
Cosmetici non testati su animali
Alcune aziende hanno scelto di garantire un impegno etico e di qualità verso i consumatori aderendo allo Standard Internazionale “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV” (ICEA=Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale): oltre a questa scritta possono riportare anche il logo del coniglietto, simbolo dello Standard internazionale. Clicca QUI per conoscere le aziende (italiane ed estere) che producono cosmetici Non Testati su animali.
Cosa puoi fare tu
• Firma la petizione LAV per il bando totale dei test cosmetici: il 2-3 e 9-10 aprile in centinaia di piazze italiane oppure su questo sito (clicca qui).
• Partecipa al concorso “Amali anche quando ti ami” (L'Erbolario-LAV): firmando la petizione ai tavoli LAV o presso i rivenditori L’Erbolario (28 marzo-30 aprile 2011) si partecipa all’estrazione di 100 confezioni di prodotti L’Erbolario. L’estrazione avverrà a Roma il 19/07/2011 (ore 12) presso la Sede LAV (V. Regina Margherita 177) in un evento aperto al pubblico. Regolamento del concorso disponibile presso i rivenditori L’Erbolario aderenti all’iniziativa e su http://www.lav.it/: qui sarà pubblicato l’elenco dei vincitori.
• Sostieni questa campagna con una piccola donazione: per te il tradizionale uovo di Pasqua della LAV (cioccolato fondente, commercio equo e solidale).
*biologa, Ph.D. e resp. LAV vivisezione - pubblicato sul settimanale Il Salvagente in edicola questa settimana.
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