martedì 27 marzo 2012

Agnello di Dio:Gesù rende omaggio alla vita non alla morte



Chi è vegetariano il problema non se lo porrà nemmeno,per chi invece è onnivoro magari si.
Non perchè ci siano specie più importante di altre (lo specismo è un vicolo cieco molto pericoloso che troppo spesso a portato a stragi e dolore) ma perchè sacrificare un'altra vita in nome di una tradizione o di un vincolo religioso è un errore.

Per gli ebrei la Pasqua ricorda la liberazione del popolo giudeo dalla schiavitù egizia, quando l'angelo inviato da Dio evitò di colpire i primogeniti di chi aveva segnato la propria abitazione con il sangue dell'agnello immolato.Mentre nella credenza cristiana celebra la resurrezione del Cristo;ecco dunque che l'agnello immolato e sgozzato fa la sua comparsa anche nella tradizione cristiana,per volere del Buon Pastore.

In realtà non vi è nessuna traccia di questo volere da parte di Gesù,anzi la letteratura cristiana è chiara sul fatto che le persone di alta spiritualità,come il Cristo non mangiavano carne -e men che meno- si sarebbero recate al tempio per il rito tutto ebraico d'immolare l'agnello,per di più davanti a quei sacerdoti combattuti più volte con la parola e l'esempio,quei farisei che,complice la ragion di stato romana,lo condannarono sulla croce.

Cristo caccia i falsi sacerdoti dal Tempio e libera colombe,guarisce gli ammalati,perdona le prostitute e ,durante la sua vita terrena,mostra sempre l'immagine di un uomo (e forse di un Dio) misericordioso che evita spargimenti di sangue e che rispetta gli esseri del creato.

Il cenacolo dove si svolge l'Ultima Cena è offerto al Cristo perseguitato,assieme ai suoi discepoli,dagli Esseni che chiedono il rispetto assoluto delle loro regole,fra le quali il divieto di sacrifici animali.
Gli Esseni,che non frequentavano il tempio e rifiutavano di immolare gli animali,chiamavano la loro Pasqua "florita",perchè le tavole erano imbandite di frutta,germogli e prodotti della terra.

Nell'Ultima Cena sono due gli alimenti di cui il Cristo parla:il pane e il vino.

Nessun agnello,dunque,nella vera tradizione religiosa cristiana.Mangiare agnello pensando di compiere un atto devozionale è antistorico e soprattutto indice di una barbarie che riporta al tempo dei sacrifici cruenti.

Gesù Cristo, ci raccontano i Vangeli, presenta agli apostoli il pane come suo corpo da mangiare (Lc.22,19: "Questo è il mio corpo dato per voi" Gv.1,29: "Ecco l'agnello di Dio"). Gesù non ha bisogno di agnelli da sgozzare per iniziare il rito della Pasqua, così come il sacerdote non ha bisogno di brandelli di carne sanguinante per annunciare la Comunione. "Prendete, questo è il mio corpo e questo è il mio sangue". E nelle mani ci sono solo pane e vino.

Diceva Bernard Show che "nel nome delle tradizioni si commettono i crimini più atroci"
Buona Pasqua a tutti con colombe e uova di cioccolata!

Grazie ad Oscar Grazioli (Fonte: qui e qui )

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...