Un lupacchiotto di uno zoo siberiano che la madre ha rifiutato è stato adottato da una gatta lo ha accolto tra i suoi cuccioli.
Il cucciolo è nato alla fine di aprile e, nonostante fosse in ottima salute, la lupa non lo ha accettato e dal quarto giorno di vita ha smesso di allattarlo.
Per cercare di salvarlo, i gestori dello zoo sono giunti a una soluzione molto originale.
Hanno affidato il lupacchiotto a una gatta che aveva appena avuto i gattini e che lo ha accolto immediatamente tra la sua cucciolata.
Gli impiegati dello zoo hanno dichiarato che il lupetto si trova molto bene con la sua nuova famiglia ma che si sta sviluppando molto più velocemente dei suoi fratellini e sorelline.
Il lupetto è guardato a vista 24/24h dal personale dello zoo per evitare che, anche involontariamente, possa ferire i gatti.
Ricordiamo che l'Associazione Alex all'interno della sede raccoglie materiale da destinare a volontari che si occupano di animali in difficoltà. E' bene accetto qualsiasi aiuto possiate dare con le vostre offerte:
Pane secco
Maglioni e coperte pulite
Mangime per cani e gatti
Accessori per cani e gatti in buono stato (cuccie,ciotole,gunzagli...)
Antiparassitari
Per chi fosse ineressato forniamo anche tutte le informazioni su come e dove dedicare qualche ora al volontariato considerando le vostre attitudini e il tempo che avete a disposizione.
Inoltre si può rivolgere a noi anche chi ha materiale per la costruzione di box da donare o la propria manodopera da mettere a disposizione.
Per maggiori informazioni su come contattarci : cliccate qui
Ogni aiuto per quanto piccolo fa la differenza per qualcun'altro in difficoltà.
Una bella storia a lieto fine per questo tenero cucciolo di canguro.....
Un'animalista australiana ha salvato un cucciolo di canguro grazie alla respirazione bocca a bocca.
Il piccolo, che ha quattro mesi ed è stato battezzato Bernie, è stato portato al Wildlife Rescue Centre, dove lavora Lisa Milligan, da un uomo che lo ha trovato sul ciglio di una strada.
L'automobilista, convinto che il piccolo fosse morto, lo ha raccolto e lo ha condotto al Centro perché non se la sentiva di lasciarlo alla mercé di altri animali.
La donna, seguendo il suo istinto, ha tentato di rianimarlo soffiandogli aria nel naso e nella bocca e massaggiandogli il cuore con il pollice.
"Era grigiastro, non respirava ed era freddo e rigido" ha dichiarato Lisa.
"Ma non riuscivo a farmene una ragione e ho cominciato a fargli la respirazione bocca a bocca.
Improvvisamente, dopo circa un quarto d'ora, ha abbaiato, i canguri abbaiano, e ha cominciato a cambiare colore, da grigio è tornato rosa.
Il piccolo rimarrà al centro finché non sarà in grado di procurarsi il cibo da solo, poi sarà sottoposto a un programma di reinserimento tra i suoi simili e infine restituito all aNatura.
Indossare pellicce non solo ormai è un evidente anacronismo,considerando tutte le alternative che sono in commercio,ma è anche un crimine contro la Natura e l'Umanità.
Maltrattando e uccidendo gli animali si uccide anche la nostra spiritualità,spingendoci a commettere azioni sempre più atroci,superando il limite naturale della sopravvivenza e alterando gli equilibri naturali del nostro pianeta.
Se la vantata superiorità spirituale e intellettiva della specie umana è vera,si dimostra attraverso le scelte alternative che la nostra intelligenza riesce a realizzare non commettendo sempre lo stesso errore......
Una volpe,un visone e un ermellino.....vivi.
La crudeltà verso gli animali è il tirocinio della crudeltà vcontro gli uomini.Publio Ovidio Nasone
Per la protezione degli animali arriveranno finalmente le etichette obbligatorie per le pellicce.
Si tratta di un importante provvedimento stabilito dal Parlamento Europeo, che mira a rendere consapevoli i consumatori sul tema della tutela degli animali. Il provvedimento legislativo non riguarda solo le pellicce, ma anche tutti gli abiti realizzati mediante l’impiego di parti animali, che dovranno essere espressamente indicate nell’etichetta attraverso la dicitura “contiene parti non tessili di origine animale”. Un modo anche per sensibilizzare i più sul problema.
D’altronde non si può non parlare di un vero problema per ciò che concerne lo sfruttamento degli animali nell’ambito della moda. Sulla questione si è insistito anche in passato e probabilmente gli effetti delle varie campagne di sensibilizzazione si riscontrano nel fatto che sono diminuite considerevolmente le donne che affermano di indossare le pellicce. Si è passati dagli 8 milioni del 2002 ai 2,6 milioni attuali. In ogni caso non bisogna dimenticare che sono sempre molti gli animali allevati appositamente per essere impiegati nella realizzazione degli abiti.
Si spera che il provvedimento europeo rappresenti la tappa definitiva del percorso che ha visto diversi tentativi di lotta alla crudele pratica. Fra questi tentativi non possiamo non ricordare l’azione delle associazioni animaliste.
Chi ignora semplicemente il problema è un responsabile ATTIVO di queste crudeltà,fare scelte responsabili con azioni concrete è l'unico modo per risolvere il problema
Per tutti quelli che hanno bisogno di considerare un animale domestico per essere amato qui di seguito un video che dimostra chi si indossa comprando abiti fatti con altri animali....
Gli animali ci dimostrano il significato del vero amore.... L'amore senza barriere,pregiudizi o paure....... L'amore vero senza confini o limiti,che va oltre ciò che siamo abituati a credere immutabile....
Una capra che si prende cura del suo "piccolo" tigrotto"
Una gallina tiene al caldo un cucciolo di cane
Un piccolo di ippopotamo innamorato della sua mamma tartaruga
Uno scimpanzè prima allatta.....
....poi coccola il suo cucciolo.
Una maestosa tigre con la sua cucciolata....
.....di teneri maialini.
Una dolcissima cagnolina allatta i suoi tigrotti
Un cane morbidoso fa da cuscino ai piccoli gattini
Un bel riposino tutti insieme
Tutti insieme appassionatamente....
Nell’amore non esistono regole. Possiamo tentare di seguire i manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento. Ma sono tutte cose insignificanti: decide il cuore. E quanto decide è ciò che conta. Lo abbiamo provato tutti nella vita. In qualche momento tutti abbiamo esclamato fra le lacrime: “sto soffrendo per una amore per cui non vale la pena”. Soffriamo perché pensiamo di dare più di quanto riceviamo. Soffriamo perché non riusciamo ad imporre le nostre regole. Soffriamo inutilmente, perché il seme della nostra crescita sta proprio nell’amore. Quanto più amiamo, tanto più siamo vicini all’esperienza spirituale. I veri illuminati erano pieni di gioia, perché chi ama riesce a vincere il mondo, non ha paura di perdere nulla. Il vero amore è una atto di totale abbandono.
Paulo Coelho, “Sulla sponda del fiume piedra mi sono seduta e ho pianto”
Nella giornata mondiale dedicata alle foreste celebriamo le foreste pluviali più belle al mondo per ricordarci di quanto siano essenziali per la nostra stessa sopravvivenza e quella di milioni di altre specie animali....
Le foreste pluviali sono le 'rockstar' dell'ecosistema della Terra, dal momento che esse producono quasi un terzo dell'ossigeno del pianeta. Tra le foreste pluviali, quella che regna sovrana è di sicuro la Foresta Amazzonica. Essa è ampissima e si estende per 1,4 miliardi di acri, la maggior parte in Brasile ma anche in altri 8 stati del Sudamerica. Circa un quinto degli uccelli del mondo e una decina di tutte le specie del pianeta vivono in questo regno umido dove poter trovare anche 75 mila tipi diversi di alberi. Mentre la deforestazione continua, il turismo sostenibile può favorire degli sforzi per la sua conservazione.
Cathedral Grove è la prova vivente che una bellissima foresta pluviale non è poi così difficile da trovare. Alcuni alberi qui piantati hanno anche 800 anni. In questa foresta canadese troverete anche dei cedri rossi ed eccellenti sentieri naturali dall'altra parte dell'autostrada che si dirige verso il parco. Passeggiando per la foresta potrete imbattervi anche in orsi bruni, picchi e puma.
Il più famoso abitante di questa foresta tropicale grande 155 miglia quadrate situata sul pendio orientale delle Montagne Maya, è anche il più inafferrabile: il giaguaro. Infatti, Cockscomb la si può considerare tipo una ground zero per il principale gatto della giungla, ma poiché i giaguari sono così furtivi, riusciresti solo a vedere (o al massimo sentire) le scimmie urlatrici e qualcuna delle 290 specie di uccelli che abitano qui. Vi è anche abbondanza di rane dagli occhi rossi, tapiri, armadilli e puma.
Gibboni, macachi, cobra ed elefanti sono alcuni degli animali che popolano la foresta pluviale di Erawan, situata nel parco nazionale omonimo nella provincia tailandese di Kanchanaburi. Nel parco una delle attrazioni più belle è rappresentato dalle cascate a sette strati di Erawan, chiamate così in onore dell'elefante a 3 teste della mitologia Hindu.
La selvaggia costa orientale dell'isola di Maui, un autentico splendore verde. Esso include anche scogliere meravigliose e burroni verdeggianti, cascate, spiagge di sabbia nera e la profonda foresta pluviale nel fianco nordorientale del vulcano Haleakala
La foresta pluviale hawaiana, dove cade 1 metro e mezzo di acqua piovana ogni anno. Ci sono delle bellissime viste panoramiche della Kalalau Valley da un'altezza di 4,000 piedi.
Lamington National Park in Australia. Questa foresta pluviale si trova a solo 18 miglia dall'Oceano Pacifico. Il suo altopiano verde scuro e le scogliere sono ciò che rimane di un antico vulcano. Dalle cascate ai canguri, questo parco ha praticamente tutto.
Rospi dorati, bellissime orchidee e quetzal (uccelli) dai colori brillanti vi aspettano nella Foresta di Monteverde in Costa Rica. La grande quantità di acqua piovana che cade annualmente (più di 2 metri e mezzo) favoriscono la nascita di orchidee che a Monteverde crescono più numerose che in ogni altro angolo della terra. Se non riuscite ad avvistare un quetzal, potrete udire il ronzio dei colibrì, di cui qui se ne trovano oltre 30 specie.
Situata all'angolo nordoccidentale della Tasmania, il Tarkine è ciò che rimane dell'antico super continente ed ospita la più grande striscia di foresta pluviale temperata dell'intera Australia. Qui si trovano anche il più famoso ed esuberante marsupiale, il diavoletto della Tasmania. Questa foresta ospita anche 60 specie rare, tra cui la gigante aragosta d'acqua dolce e l'aquila a coda cuneiforme tipica della Tasmania. Questo paradiso primordiale vanta inoltre delle enormi dune sabbiose, fiumi incontaminati e spiagge molto ampie.